Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Lecco (andata finale playoff Serie C 2022/23) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
Il Corriere dello Sport, nell’edizione odierna, dedica spazio al 2023 del Foggia: “Un rollercoaster di emozioni. E con Canonico è un crescendo. Foggia un anno batticuore. Dall’alto la delusione dei calciatori del Foggia dopo la finale playoff persa contro il Lecco sotto un contrasto in questa stagione. Da Delio, con il sogno Serie B finito a Lecco, all’altalenante presente Ma il meglio deve ancora venire. Un’annata batticuore, dall’inizio alla fine. Il momento clou è stato naturalmente la finalissima di Lecco, la terza finale playoff persa dai rossoneri nella loro storia recente (dopo i confronti con Avellino 2007 e Pisa 2016)”.
“Ma i tifosi del Foggia nel 2023 non si sono annoiati, dall’inizio fino agli ultimi giorni dell’anno che sta per svoltare. Il ribaltone di Cudini e l’arrivo sulla panchina dell’inedito tandem Olivieri-Vacca potrebbe adesso innescare nuove emozioni che preannunciano un 2024 scoppiettante proprio nella migliore tradizione del Foggia di Canonico. Una gestione controversa la sua, tutt’altro che amata da una parte nutrita della tifoseria, ma alla fine quel che restano sono i risultati. E negli ultimi due campionati i rossoneri hanno sempre migliorato gli obiettivi stagionali: settimo posto in campionato ed eliminazione al terzo turno playoff nella nell’anno del duo Zeman-Pavone (2021-22), quarto posto e finalissima perduta una stagione fa (2022-23). E quest’anno? Ma andiamo con ordine”, scrive CdS.
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“Il Foggia ripartiva da un anonimo decimo piazzamento al termine del girone d’andata e un andamento in campionato altalenante. Quella squadra si congedò nel 2022 con una roboante vittoria (1-5) sul campo del Latina, prima giornata di ritorno. Seguirono sconfitte, alti e bassi in successione (doppio ko con Picerno e Virtus Francavilla e un fragoroso 0-4 rifilato al Pescara non ancora di Zeman). Intanto la classifica cresceva: dal decimo al sesto posto, poi quarto, fino al terzo dopo il successo di Monopoli. La caduta interna con il Monterosi allo Zaccheria (marzo) sembrava destinata a raffreddare gli animi prima dell’arrivo di Delio Rossi“, si legge sul Corriere.
“Anche il percorso nei playoff è stato contrassegnato da parecchi e fortunosi rovesci: il pareggio-qualificazione con il Potenza (primo turno) arrivò solo nei minuti finali grazie a una papera del portiere su rinvio e un grandissimo gol di Di Noia quasi da centrocampo. Epico il superamento del turno con l’Audace Cerignola, un 4-1 senza storia all’andata ribaltato nel ritorno con tre gol nei minuti finali (33’ Schenetti, 48’ Frigerio, 51’ Kontek). Una cavalcata trionfale, pazzesca, passata per Crotone (1-0; 2-2) e di cui ne fece le spese anche Zeman sconfitto con il suo Pescara nel secondo tempo supplementare da un colpo di testa sul secondo palo di Markic, il giocatore meno utilizzato in tutto il campionato che fece piangere in sala stampa l’inscalfibile boemo. Dopo aver tanto osato, il Foggia si arenò davanti al Lecco e al contestatissimo direttore di gara Bonacina nella gara d’andata che non sanzionò un fallo da rigore (Lepore su Frigerio lanciato a rete) e il Var non battè ciglio. La ripartenza avrà le motivazioni e le immagini anche di questo vissuto“, conclude il quotidiano.
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