Il 14 Agosto resterà una data memorabile nella storia del Foggia. Il giorno di Foggia-Real Madrid quando, quel venerdì del 1987, i rossoneri poterono permettersi il lusso di ospitare la formazione spagnola e trasformare in un attimo lo Zaccheria in qualcosa di molto di più del Bernabeu. La squadra di casa è retrocessa nel 1983 e non esce più dal fango della Serie C.
Il presidente Casillo sogna in grande, sogna di riportare lo sport in città ai massimi livelli, e organizza la Coppa Durum, un quadrangolare che prende il nome da cui nasce la pasta che il presidente vuole esportare in tutto il mondo: l’anno precedente lo Zaccheria aveva ospitato il Porto poi Campione d’Europa.
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Foggia-Real Madrid
C’era poi la Sampdoria rivelazione della Serie A, con in rosa gente del calibro di Mancini, Pagliuca, Cerezo, Vialli e Vierchowod. E con il Porto, appunto, il Real Madrid della quinta del Buitre, con Beenhaker in panchina. 400 mila dollari per il Real Madrid, 200 mila per Samp e Porto gli importi pagati dal Don per l’evento.
Il Foggia in panchina contava su Pippo Marchioro, che aveva vinto il campionato con il Barletta; i rossoneri acquistano Accardi, Barone e Scienza, con Casale dalla Primavera. Evento trasmesso dalla RAI con Bruno Pizzul al microfono: particolare fu la casualità che vide sia Real Madrid che il Foggia vestirsi di bianco, e generare confusione con i televisori dell’epoca. Nomi del calibro di Buyo, Chendo, Michel, Martin Vazquez, Santillana, Hugo Sanchez, Jorge Valdano e, appunto, il Buitre che partì dalla panchina. Paco Llorente segna lo 0-1, poi arriva il raddoppio con Santillana. Delio Rossi assiste Silvestri per l’1-2. Infine c’è l’autogol di Abate per l’1-3 finale.